Gli israeliti, entrati in massa in Egitto come altri popoli asiatici al tempo degli hyksos, erano di mentalità, cultura e religione diverse da quella degli egizi. Si dedicavano alla pastorizia e al commercio e non si inserirono mai nella società del paese che li ospitava. Quando lo stato chiese anche a loro di sottoporsi alle corvés, opera che da millenni prestavano gli stessi cittadini egizi, si sentirono trattati da schiavi e come tali vengono definiti nella Bibbia. Del resto la reale situazione del popolo biblico viene dalla sua stessa voce: "Perché non siamo morti per mano dell’Eterno nel Paese d’Egitto, quando eravamo seduti presso marmitte di carne, quando mangiavamo pane a sazietà?" (Esodo, 16.3). Non sembra davvero il grido di libertà di uno schiavo!